martedì 3 settembre 2013

Venezia70: The Wind Rises


"Le vent se lève!... il faut tenter de vivre"
"Si alza il vento!... bisogna tentare di vivere"

Quello che è stato presentato come il film conclusivo della carriera del grande maestro nipponico si rivela anche essere quello più lontano dal Miyazaki cui eravamo abituati.


Jiro e il Conte Caproni
La storia si apre all'inizio del secolo scorso, in un Giappone povero e avvolto da una cruda recessione, la povertà e la miseria ben presenti in una cornice che preme sullo sfondo.
Jiro è un ragazzino miope che sogna di volare ma siccome il suo difetto visivo gli preclude la carriera da pilota trova il suo sogno nella progettazione aeronautica, spronato dal fantomatico Conte Caproni, genio dell'aeronautica italiana e costante presenza nei sogni del nostro protagonista.

Jiro e il suo gioiellino
Seguiamo Jiro proseguire i suoi studi, trasferirsi, ottenere il primo lavoro alla Mitsubishi... si ritrova coinvolto in tragedie ambientali come il terribile terremoto che sconvolse Tokyo nel 1923. Ma proprio durante questo momento drammatico conosce Naoko, una ragazza che sarà una presenza costante nella sua storia, un primo amore che resterà vivo nel protagonista durante tutto il racconto.

La storia di Jiro si intreccia con la Storia , quella fin troppo dolorosamente nota che sfocia nella Seconda Guerra Mondiale.
E sarà proprio Jiro a progettare gli aerei che faranno incursione nel Continente di cui, lo stesso protagonista spiega amaramente, neanche uno tornerà in patria.

E poi c'è l'amore per Naoko, che sposerà in una romantica e triste notte, suggello di un amore che lotta contro il tempo e contro la malattia di lei.

La dolce Naoko
Un film lungo, denso di particolari non solo stilistici ma anche narrativi, che certe volte può risultare anche troppo intenso. Personalmente in certi momenti seguire il racconto è difficile ma alla fine lo spettatore si trova così coinvolto con la vita di Jiro che i suoi drammi sconvolgono anche chi li guarda, le sue gioie ti riempiono il cuore e le sue lacrime diventato le nostre lacrime.

Il fiabesco della Città Incantata è ben lontano ma ne rimane il candore e la delicatezza con cui Miyazaki racconta uno dei capitoli più oscuri della sua stessa nazione.
Un film che sicuramente merita di essere visto e il cui dvd andrà a completare la mia collezione appena disponibile.

Vi lascio con il trailer.


1 commento:

  1. due errori di battitura! sai che devo fare il pignolo, ed ecco fatto! :)
    li trovi da sola, no? :)

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