martedì 3 settembre 2013

Venezia 70: Palo Alto

Sesso, droga e...partite di calcio nella denuncia sociale di Gia Coppola.

Il suo 'Palo Alto', presentato fuori concorso alla 70 edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ricorda un po' lo 'Springbreakers' dell'anno precedente, sebbene a tinte più politically correct e meno scandalistiche. E non è un caso che nel cast compaia anche il nome di James Franco, sempre più maturo e sempre più lanciato, che rimpiazza l'ambiguo gangster di Harmony Korine con un allenatore di calcio premuroso ma fedifrago.
Con 'Palo Alto' la Coppola fa luce su uno scorcio generazionale tristemente attuale, quello dei bambini-non-più-bambini che non hanno mai vissuto infanzia né innocenza, ma ballano, si sballano e vivono ogni giorno spingendosi oltre i limiti. Non c'è spazio per i sentimenti in un simile scenario.

L'allenatore James Franco con la sua allieva Emma Roberts
April e Teddy infatti (ragazzina solitaria lei, biondino un po' ribelle lui) sono genuinamente innamorati l'uno dell'altro, ma l'ambiente di cui fanno parte inibisce il loro rapporto: April è vittima più o meno consenziente delle attenzioni del suo allenatore (il James Franco di cui sopra), Teddy subisce l'influenza di un migliore amico problematico e strafottente, che esercita su di lui un ascendente fortemente negativo. E in un vortice di feste, alcol, droga e - pochi - pomeriggi di studio, si consuma dunque la loro storia, quella di adolescenti cresciuti troppo in fretta e troppo in fretta disillusi dalla vita, che portano su di sé il peso e le ferite di un'infanzia mai vissuta. 

La cricca di ribelli 
La sensazione finale è quella di un film già visto, in tutti i sensi, che però si avvale di un cast promettente (vedi l'esordio del piccolo Kilmer davanti alla macchina da presa), e di una sceneggiatura che lascia intendere senza dare spiegazioni (e che tra l'altro è l'adattamento per lo schermo del libro del solito, talentuoso James Franco). 

'Palo Alto' incuriosisce, sì, ma non entusiasma.

Purtroppo il trailer non è ancora disponibile su youtube, appena possibile aggiorneremo il post.

Laura Savarino

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