lunedì 14 settembre 2015

Paradiso Amaro (2012)

Questo è stato uno dei film che hanno segnato e siglato il mio amore per il Torino Film Festival, uno dei primissimi film che ho avuto il piacere di vedere a un film festival, per giunta a pochi passi dal regista, il grandissimo Alexander Payne, a cui ho potuto stringere la mano. Avevo scritto questa recensione allora e, non so per quale motivo, è andata poi perduta nei meandri cibernetica per mio pc. Ora, dato che ci tengo molto, alla recensione e al film, ve la propongo.

Le paradisiache isole Hawaii ospitano una storia che di paradisiaco non ha nulla, è anzi molto terrena, dolente, sofferta ma anche ironica e divertente che ti fa entrare nella quotidianità spezzata di una famiglia che cerca il modo di sopravvivere al tragico.

La voce fuori campo del protagonista ci accompagna in questa storia che ruota attorno alla famiglia King che si trova ad affrontare uno degli avvenimenti più shoccanti e terribili che possano accadere: in seguito ad un incidente in barca la moglie e madre Elizabeth King entra in coma. Matt King (George Clooney), avvocato schiavo del lavoro, convive con i suoi sensi di colpa per essere stato un padre e un marito assente, non conosce le sue figlie, che attraversano entrambe momenti difficili, e ora si ritrova a doverle crescere da solo.
Ma in lui permane la speranza di poter ancora sistemare le cose, di dare finalmente alla sua famiglia, a sua moglie, ciò di cui ha veramente bisogno, senza badare ai soldi o al lavoro.
Il tema del denaro, del capitale è costantemente presente per tutta la pellicola, accennato, nominato, bisbigliato ma è sempre presente. Sì, perchè i King fanno parte di quel gruppo di ormai poche famiglie che sono i discendenti (da qui il titolo originale The Descendants) dell'antica aristocrazia bianca hawaiana che ancora ai giorni nostri detiene un discreto potere costituito principalmente da paradisiaci terreni ideali per hotel e resort.
Nonostante il capitale che detengono, questi Discendenti sono caratterizzati dall'aspetto di "vagabondi" (come sottolinea lo stesso Matt King nella presentazione del suo parentame) e da uno spiccato senso del risparmio: sono tirchi e questo contribuisce ad accrescere la loro fortuna. Questo è un aspetto fondamentale, poichè è la fonte principale dei rimorsi di Matt: non ha mai accontentato moglie e figlie come avrebbero voluto, ma ora spera di poter rimediare anche a questo.
Ma le sue speranze vengono infrante quando i medici gli comunicano la irreversibilità del coma della moglie e non solo: in base al testamento biologico di Elizabeth, presto la respirazione assistita e tutto ciò che ancora la tiene in vita verranno staccate così che lei possa morire in pace e naturalmente.

George...

Il primo ostacolo che Matt si trova di fronte è comunicare la notizia a tutti: durante quasi tutto il film assistiamo a persone, come parenti e amici, che continuano a rassicurarlo che presto Elizabeth si riprenderà, perchè "lei è forte, è una che non si arrende e presto passerà anche questo", e Matt non li contraddice, non riesce a dire ad alta voce qual è la verità, a condividere il fatto che presto sua moglie non ci sarà più.
A peggiorare ulteriormente la situazione c'è la scoperta, da parte di Matt, di un segreto su Elizabeth: la figlia maggiore Alex (Shailene  Woodley, Divergent, Colpa delle stelle) ha scoperto che la madre aveva una relazione extraconiugale e questo aveva irrimediabilmente compromesso il rapporto madre-figlia portando un silenzio pesante e duraturo fra le due.

Il coma di Elizabeth, insomma, porta alla luce i dettagli scomodi di quella che era una normale e tranquilla famiglia, come se ne incontrano tante, e  obbliga i suoi membri non solo a riunirsi intorno alla tragedia ma anche a confrontarsi l'un l'altro senza scudi, senza difese, per tentare di risanare quello che è andato perduto da tempo.
A questo si collega la vicenda più grande del terreno di famiglia prossimo alla vendita per il bene di tutti i cugini King coinvolti, ma che sembra non essere la scelta migliore, almeno secondo Matt, che tentenna e prende tempo, e apre il grande discorso della responsabilità dei coloni bianchi e dell'amore per la propria terra.



La ricerca dell'amante della moglie sarà la casuale occasione per Matt di avvicinarsi alla figlia Alex e riuscire a condividere insieme uno dei momenti più importanti della vita di entrambi.
In una sorta di road trip fra le diverse isole hawaiane che coinvolge tutta la famiglia accompagnata dallo strano personaggio di Sid, un'amico di Alex corso in suo aiuto, la vicenda prosegue fra ironia, comicità, dure riflessioni, importanti decisioni che coinvolgono lo spettatore in un crescendo che culminerà solo con l'addio definitivo ad Elizabeth, che chiuderà tutto ciò che era rimasto ancora in sospeso e, insieme al dolore, porterà anche quella serenità che deriva dal non aver lasciato nulla d' intentato, nulla di non detto, ma di aver finalmente trovato il posto e la ragione per ogni cosa.


George Clooney lascia i panni del sex symbol per calzare mocassini e bermuda, perfetto nel ruolo del padre perso e poi ritrovato, Shailene  Woodley, qui in uno dei suoi primissimi ruoli sul grande schermo, riesce a staccarsi dal ruolo che l'aveva resa famosa in La vita segreta di una teenager americana e interpreta in modo convincente la ragazza problematica in conflitto con i genitori sulla via della perdizione, un cast insomma che si adatta facilmente alla pellicola dando ai suoi personaggi quella profondità di cui la storia ha bisogno.

L'edizione dvd in mio possesso elenca i seguenti extra:

  • Tutti amano George - A quanto pare è proprio vero: George Clooney è uno dei migliori attori con cui lavorare, almeno a detta dei suoi colleghi di set.
  • Lavorare con Alexander - Cast e Crew raccontano la straordinaria esperienza di essere diretti da Alexander Payne... mentre lui ci spiega come fare una perfetta omelette.
  • Il casting - A parte il grandissimo George (e Beau Bridges e Robert Foster) tutti gli altri attori hanno dovuto sottoporsi al rituale del casting: ecco com'è andata.
L'edizione blu-ray è, ovviamente, molto, molto più ricca.


Se non si fosse capito... il film mi è piaciuto e lo consiglio con grande entusiasmo.




lunedì 31 agosto 2015

EIFF2015: Inside Out

Ed eccomi finalmente ad uno dei miei grandi preferiti di quest'edizione dell'Edinburgh International Film Festival.
Quest'anno il pubblico ha potuto vedere in anteprima il nuovo lungometraggio Disney, in uscita sui nostri schermi in settembre.

Riley è una ragazzina come tante, ha due genitori che le vogliono bene, è allegra e spensierata, è un asso a hokey e ha la memoria zeppa di ricordi felici.
Ora però l'aspetta un'avventura tutta nuova: la famiglia si trasferisce e questo vuol dire nuova casa, nuova scuola, nuova squadra, nuovi amici.
Tutto questo, ovviamente, oltre che a stravolgere la sua vita, costringe Riley ad affrontare sentimenti che non aveva mai provato prima.
Ed è qui che entrano in gioco le emozioni che risiedono dentro di lei e che governano la sua vita, Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto che a turno affrontano con lei tutte le varie esperienze che le si parano davanti (come il primo incontro con i broccoli o le avventure immaginarie nel salotto).
Gioia predomina, cercando di riempire la memoria e la vita di Riley con momenti felici ed entusiasmanti, cercando sempre di portare un sorriso sul suo viso, ma dopo il trasloco sembra che il suo compito sia particolarmente arduo dato l'improvviso cambiamento di Tristezza che sembra "contaminare" inavvertitamente i ricordi presenti e passati della piccola.
La situazione precipita quando Gioia e Tristezza scompaiono alla ricerca di ricordi felici perduti e al comando rimangono Disgusto, Paura e Rabbia.


La genialità di questo film sta nel far combaciare ad ogni avvenimento nella testa di Riley, con protagoniste le sue emozioni, ad avvenimento nella vita attuale della bambina, come diretta conseguenza di quello che sta succedendo al suo interno, nella sua intimità. In questo modo le azioni e i comportamenti di Riley sono collegate strettamente a quello che le cinque emozioni combinano nella sua testa che, detto così, sembra anche una cosa logica e ovvia ma provate a trasportarlo su schermo riuscendo anche a giustificare le azioni/reazioni: non deve essere stato affatto facile, soprattutto farlo in un modo così... naturale.
Si, perché è proprio la naturalezza di tutto quello che passa sullo schermo a sorprendere di più. Ciò che vive Riley non è né nuovo né originale, il difficile momento di transizione è già stato visto e soprattutto vissuto da ognuno di noi e l'avventura epica è quella delle emozioni dentro la sua testa, ma questi due aspetti si amalgamano insieme così strettamente che anche la vita di Riley diventa "epica" per il solo fatto di essere vissuta. Ogni momento che affronta, ogni situazione che vive anche le più piccole e insignificanti si caricano di importanza e dignità perché le emozioni, quelle che noi riusciamo questa volta a vedere, ci spiegano quanto grandi e importanti siano quei piccoli momenti nella vita di Riley, come nella nostra.



Il tutto condito da quella comicità animata che fa ridere di gusto con battute destinate a diventare cult, ma d'altronde se a doppiare ci sono personaggi come Amy Pohler e Bill Header (Saturday Night Live) e la magnifica Mindy Kaling (The Mindy Project) non ci si può aspettare nulla di diverso...

Non sorprende che ci abbiamo messo 5 anni per portare a realtà Inside Out e devo dire che il lavoro fatto è stato assolutamente magistrale, rasentando la perfezione.
Se ci fossero ancora dei dubbi la Disney è definitivamente uscita dal suo personale Secolo Buio (quello di Bolt, Chicken Little e Mucche alla Riscossa per intenderci) ed è tornata a regalarci i Classici che hanno appassionato la nostra infanzia.

Il film in Italia uscirà il 16 settembre e, sinceramente, non vedo l'ora di farmi emozionare di nuovo.



lunedì 17 agosto 2015

EIFF2015: The Messenger

Beeene, proseguiamo, che siamo molto in ritardo sulla tabella di marcia!

Questo film, The Messenger, è stato etichettato come thriller/horror psicologico quindi l'idea di andarlo a vedere in seconda serata non mi attirava proprio ma dato che alla proiezione era presente anche il mio amato Robert Sheehan non ho potuto resistere.

Jack (Robert Sheehan) è un ragazzo allo sbando, non ha un lavoro, non si cura di se stesso, dorme a malapena. E' tormentato. Jack può vedere e sentire cose che gli altri non vedono o sentono ed è costantemente contattato da presenze che gli chiedono insistentemente aiuto.
Jack per quanto voglia sottrarsi alle costanti richieste non può fare a meno che assecondarle cacciandosi costantemente in situazioni difficili più grandi di lui che riesce a malapena a gestire.
Questo fino a che non arriva Mark. Mark è un giovane giornalista di guerra, bello, carismatico, noto, impegnato, ha una giovane moglie bellissima, giornalista come lui, che lo ama moltissimo. Mark è stato ucciso a pochi metri da casa, sua moglie Sarah che lo aspettava al balcone, e tutto quello che vuole è farle sapere che lui la ama con tutto sé stesso.
Ma la faccenda non è così semplice.

Robert Sheehan in una scena
Mark, come sua moglie, sono dei personaggi pubblici e il suo brutale omicidio ha attirato parecchia attenzione e la polizia sta lavorando senza sosta per trovare i responsabili.
Jack non può fare a meno, data soprattutto l'insistenza di Mark, di farsi coinvolgere in prima persona, attirando così l'attenzione della stessa polizia che non si spiega la sua costante presenza intorno alla famiglia del defunto e della sorella (Lily Cole) preoccupata per la sua condizione.
Sembra che per portare il suo messaggio questa volta Jack dovrà mettere in discussione forse più di quanto sia disposto a concedere...

Devo dire che data la storia e queste premesse mi aspettavo molto di più da questo film. L'elemento horror, su cui contavo tanto all'inizio e da cui ero maggiormente "preoccupata" è quasi inesistente, aspetto interessante dato il forte carattere sovrannaturale del film che avrebbe potuto essere pompato maggiormente, per regalare agli spettatori attimi di vera "strizza".
Il film tiene il pubblico sospeso per buona parte della sua durata ma quando è il momento di tirare le redini, i rei in barca, di dare quei colpetti che ti fanno vacillare, seguiti dal grande colpo di coda finale, ecco, qui si perde, smorzando la tensione e lasciando troppo tempo allo spettatore per rendersi conto di quello che sta succedendo, togliendogli il classico momento di smarrimento e terrore che questo genere dovrebbe portare con sé.
Purtroppo anche l'aspetto thriller non è abbastanza sottolineato: l'indagine in sé perde di mordente dopo i primi indizi per arrivare ad un finale senza una vera e propria risoluzione del mistero.

A questa non aggiungo altro...
Rimane uno straordinario Robert Sheehan, l'indimenticabile e amaramente rimpianto Nathan di Misfits, che dà un'interpretazione magistrale supportando, da solo, tutta la pellicola e rendendola degna di essere vista.




EIFF 2015: The Overnight

Continuo la mia rassegna dell'Edinburgh International Film Festival con The Overnight, una pellicola da 79 minuti che, come si può ben intuire dalla locandina, contiene momenti goliardici principalmente a tema (soft) sessuale, con scambismo e tante situazioni ilari.

Emily (Taylor Shilling, la protagonista di Orange is the New Black, e già questo dovrebbe darvi qualche indizio) e Alex (Adam Scott) sono una giovane coppia carina carina, hanno un bambino piccolo, si sono da poco trasferiti e ancora non conoscono nessuno. Sono una coppia "normale", niente scossoni, niente drammi, niente di troppo eccitante.
Al parco, grazie ai rispettivi figli che fanno amicizia, conoscono Kurt e Charlotte che non potrebbero essere più diversi da loro. Lui (Jason Schwartzman) è una sorta di genio che vive di rendita grazie ad una miracolosa invenzione per purificare l'acqua e che si diletta nel tempo libero con la pittura. Lei (Judit Godrèche) è una donna bellissima e disinibita di origini francesi, raffinata, con un passato da attrice.

Emily e Alex vengono invitati a cena dai nuovi amici e la serata ha inizio.
I due non riusciranno ad uscire più dalla casa se non alle prime luci dell'alba dopo una serata di autentiche e letterali follie (alcol, sostanze allucinogene, dipinti conturbanti, situazioni sessualmente ambigue...), profondamente scossi dall'esperienza e anche più consci di loro stessi e della loro relazione di coppia.

Le cose cominciano a farsi strane...
Devo dire che, date le enormi aspettative che mi derivavano da un tale cast, mi aspettavo molto meglio.
Certo c'è da divertirsi ed effettivamente il cast d'eccezione dà a questa pellicola, che altrimenti potrebbe passare per la classica ca***ta su follie notturne di una volta nella vita, quel qualcosa in più. Alcune situazioni fanno effettivamente ridere di gusto ma altre, almeno dalla sottoscritta, sono state percepite come eccessivamente esagerate, come a voler cercare ossessivamente un estremo del tutto non necessario alla riuscita del film. Già di per sé, con le tematiche e le situazioni che mette in scena, la pellicola sarebbe stata goliardica e di intrattenimento, ma alcune scene arrivano ad un limite che guasta quasi il divertimento avuto in precedenza. 
Insomma un classico caso di "il troppo, stroppia".

Sì, decisamente strane...
Rimane comunque un fantastico cast che si destreggia in situazioni tragicomiche che può essere di sostegno ad una serata grigia e deprimente in cui non si ha voglia di mettere in moto quei due neuroni rimasti funzionanti dopo una giornata di stress...

Ed eccovi qui il trailer... 


mercoledì 24 giugno 2015

EIFF 2015: The Circle

Svezia, un paesino di minatori in mezzo a boschi, montagne e nebbia. La comunità viene scioccata dalla morte di un adolescente, un suicidio, all'apparenza. Già perché nella piccola cittadina tranquilla e un po' spettrale in realtà si muovono forze magiche misteriose e violente che sembrano risiedere proprio nel liceo locale.
Ben presto sei studentesse, appartenenti a gruppi sociali molto diversi tra loro (la disadattata, la goth, la secchiona, la popolare...), si ritroveranno a seguire una luna rosso sangue che sembra guidarle, in trance, nel mezzo del bosco. Scopriranno di essere streghe, ma non streghe qualunque, ma proprio quelle Prescelte (the Chosen Ones) che potranno impedire l'entrata di temibili demoni nel nostro mondo.

...
Ok, parliamone.
Film primo di una trilogia (ma non mi dire...) tratto da una serie di libri molto popolari in Svezia e che a quanto pare stanno approdando un po' ovunque (sì, anche in Italia con la copertina più improponibile mai vista).
Da cosa partiamo? Pro o contro? Beh dai, faccio la brava e inizio con i pro.

E' un film di una tecnica impressionante. Data la fortissima presenza soprannaturale, gli effetti speciali sono assolutamente necessari e in questo caso possiamo parlare di un livello artistico e tecnico da far degna competizione ai grandi blockbuster americani. Ne sono rimasta favorevolmente colpita. Le attrici, giovanissime e quasi tutte alla prima esperienza cinematografica danno una buonissima prova di sé consegnando una recitazione di altissima qualità.
La narrazione, dalle tinte un po' horror, riesce a tenerti coinvolto per le più di due ore di durata.



Ecco, la storia.
Insomma, va bene per uno di quei sabato pomeriggio in cui non sapete che fare e cercate uno scampo alla noia che vi avvolge. Però c'è qualcosa che non mi convince. A sua discolpa va detto che, essendo il primo film di una serie, in questo andavano poste le basi e descritto l'universo delle protagoniste e fra magia, streghe, demoni, liceo, poteri, caratteri delle protagoniste... c'era molto in ballo.
MA.
La cittadina è una novella Sunnydale (avete presente? Buffy? La super cazzuta ammazzavampiri?), una sorta di sfigatissimo paesino ricco di miniere in rovina che guarda caso sembra essere la porta per tutti i mali non solo di questo mondo ma anche di altri.
Non uno, ma ben sette prescelti e dico sette (due dei quali non arriveranno alla fine del primo film, ups spoiler alert!) che poi forse è davvero una sola prescelta ma sono importanti tutte perché il cerchio è il cerchio e si ha bisognoditutteperfarelemagieeseproviafarledasolanonfunzionanoe... (respiro profondo).


Il concetto di fondo (noi tutte ragazze unite ce la possiamo fare) non sarebbe neanche male ma sembra qualcosa di già visto e rivisto e spero che magari prenda una forma nuova e inaspettata nei prossimi capitoli ma per adesso non mi convince.
I personaggi sono ben caratterizzati così come sono stereotipati: la stronza che non degna le altre, la cervellona senza amiche, la ragazza facile dal cuore d'oro, l'outsider che sembra una sorta di serial killer in cerca di vittime da cui ti aspetti un colpo di testa da un momento all'altro... (comunque uno dei personaggi più riusciti e interpretato magnificamente).
Ovviamente tutto questo non è da imputarsi a regista e sceneggiatore ma agli autori dei libri: certo è tutt'altra questione se i libri sono magnifici (come sembravano suggerire alcune spettatrici al Q&A post proiezione) e la trasposizione si è lasciata qualcosa alle spalle.
Rimane comunque una sorta di ansia horror legata all'ignoto del soprannaturale che si insinua nello spettatore dall'inizio, soprattutto grazie alle ambientazioni e agli effetti speciali, peccato che poi quando quell'ansia viene spiegata con la logica interna al film si va a perdere tutta quella solleticante tensione che teneva vivo l'interesse.

Traete voi le dovute conclusioni: carino, ben fatto, ma non un must seen, non assolutamente da vedere. Ve lo consiglio, come dicevo, per uno di quei pomeriggi dove l'ignavia regna sovrana ma siate consci di quello che andate a vedere.
Poi, magari, dopo la visione, tornate qui e ne parliamo.

Vi lascio con il trailer ufficiale svedese ma tranquilli: di parlato c'è poco o niente!




sabato 20 giugno 2015

EIFF 2015: It's Already Tomorrow in Hong Kong

Josh e Ruby si incontrano una sera a Hong Kong. Lei è arrivata da poco, si deve incontrare con degli amici e non sa come raggingerli. Josh, annoiato da una festa di compleanno troppo caotica, si offre di accompagnarla.
I due cominciano a camminare per le strade di una magnifica Hong Kong che cambia insieme al loro rapporto: bar per turisti, mercatini notturni, panorami luminosi e intanto Josh e Ruby si fanno sempre più vicini, l'uno all'altra, svelando sempre più sè stessi e del proprio mondo allo sconosciuto al loro fianco.
Camminano e si raccontano.
L'attrazione è palese ma forse il tempismo è sbagliato: Josh è fidanzato e i due si lasciano senza possibilità di rivedersi mai più.

Un anno dopo Ruby e Josh si incontrano casualmente su un traghetto. E la loro camminata continua.

Questo film romantico e intenso può essere facilmente descritto come due personaggi che parlano camminando fra le strade di una delle città più belle, caotiche, psichedeliche del mondo.
Eppure c'è molto di più. La regista e sceneggiatrice Emily Ting riesce a caricare quelle camminate e quelle conversazioni di una grande tensione emozionale che pervade tutto il film e che fa sperare allo spettaore, fin dall'inizio, che questi due personaggi, che sembrano così perfetti l'uno per l'altra, finiscano finalmente con il cedere alla loro passione e coronare il tutto in un lieto fine.
Non vi è nulla di fisico, nulla di estremo, eppure una tale carica pervade tutto il film che lo spettatore ne rimane quasi stremato, alla sua conclusione.


Sicuramente complice di tutto questo è la perfetta alchimia fra i due attori principali, Bryan Greenbergh e Jamie Chung, coppia anche fuori dal set.
E poi c'è Hong Kong, la terza, grande protagonista di questa storia che non esisterebbe senza la sua ambientazione: insieme ai protagonisti scopriamo la città dei colori, delle luci, dei contrasti, degli opposti che si fondono in un tutt'uno unico al mondo.

Una commedia romantica insolita e assolutamente coinvolgente in cui lo spettatore è chiamato in prima persona a diventare parte attiva nella vicenda dei personaggi, proiettando le proprie speranze e i propri desideri nella storia che gli passa davanti ai suoi occhi.

Come si può ben intuire, lo consiglio caldamente a tutti.
Purtroppo non è ancora disponibile un trailer ufficiale, ma non temete verrete aggiornati appena possibile. Intanto vi lascio con una clip sfiziosa... Enjoy!


EIFF 2015: Every Secret Thing

Ronnie e Alice hanno 11 anni e sono vicine di casa. Non sono amiche, a malapena si sopportano.  Ronnie è schiva e tacciata come strana da tutti i compagni, Alice è pafutella, vuole piacere a tutti i costi e pensa che la madre le preferisca quella ragazza strana e tacitura della porta accanto.
Di ritorno da una fasta di compleanno da cui sono state cacciate fra gli sguardi giudicanti delle compagne, Ronnie e Alice si imbattono in una neonata che piange sotto un patio signorile. Sull'onda del momento la prendono con sè giurando di prendersi cura di lei come se fosse loro.
Il corpo della neonata viene ritrovato tre giorni dopo.

Sono passati sette anni e Alice (Danielle Mcdonald) e Ronnie (Dakota Fanning) da alcune settimane sono di nuovo in libertà dopo la detenzione per rapimento e omicidio. Cercano, ognuna a suo modo, di ritornare ad una sorta di normalità quando nel quartiere una bambina di tre anni scompare da un negozio.
Sul caso indaga la detective Nancy Porter (Elizabeth Banks), colei che aveva trovato la neonata sette anni prima.


Il collegamento fra i due casi sembra insindacabile ma la verità, a volte, è ancora più terribile di qualsiasi immaginazione.

Un film che tiene con il fiato sospeso fin dai primi minuti, raccontando qualcosa di scioccante e inconcepibile, una storia che rifiutiamo di accettare anche quando le immagini ci smentiscono.
Una storia scomoda che racconta realtà che vediamo, e speriamo, sempre lontane da noi.
Eppure Amy Berg, documentarista al suo primo film fiction, riesce a portare sullo schermo principalmente i personaggi e le loro complessità piuttosto che l'atroce narrazione, creando così un film che, prendendo spunto da un fatto terribile, indaga le profondità dell'animo umano dove niente è come sembra e orribili contrasti possono convivere fianco a fianco.
Una prova eccezionale è data dal cast, semplicemente perfetto, a partire da una Diane Lane, nei panni della madre di Alice, che riesce a portare sullo schermo l'intero spettro della complessa personalità del suo personaggio. Sono stata particolarmente colpita dalla magistrale interpretazione della giovane Danielle Mcdonald che coraggiosamente interpreta uno dei personaggi più controversi che abbia visto negli ultimi anni.


Che dire? Questo Film Festival si sta rivelando ricco di interessanti sorprese e vi consiglio caldamente di non perdervi questo Every Secret Thing alla sua uscita.

Vi lascio con il trailer... Enjoy!



venerdì 19 giugno 2015

EIFF 2015: Sleeping with Other People

Dopo film di un certo spessore mi sono concessa una rom-com di tutto rispetto, una commedia romantica sulle relazioni caotiche, disfunzionali, dolorose, divertenti, emozionanti a noi contemporanee.

Jake e Lainey si conoscono una sera al college e perdono la rispettiva verginità insieme.
12 anni dopo Jake è diventanto un uoo di successo che ha problemi a rimanere fedele nelle proprie relazioni mentre Lainey non riesce a costruire rapporti solidi e duraturi perchè innamorata di un uomo che tradisce con lei la sua futura moglie.
I due si ritrovano e diventano pian piano amici inseparabili. Grazie a questa relazione platonica i due riescono ad interrogarsi sulle loro disfunzionali relazioni e a migliorare i rapporti con i rispettivi partner. Ma allo stesso tempo, fra i due, nasce un'attrazione che sarà difficile ignorare.

Quella che all'apparenza potrebbe sembrare l'ennessima commediola romantica con buone intenzioni, si rivela invece un film pieno di sorprese. I personaggi sono profondi e non stereotipati e persino le "spalle" e i ruoli minori sono dotati di esilaranti personalità a tutto tondo. La storia si sviluppa accostando momenti di grande comicità a passaggi di introspezioni che possono rasentare il drammatico. Rimane comunque una commedia divertente in cui l'atteso lieto fine arriva quasi insperato e a sorprsesa, dopo intelligenti rivoluzioni narrative che complicano sempre più la vita dei protagonisti.


Altro genere, altra corsa, dunque, ma la qualità non scema. Il fantastico Jason Sudeikis, smessi i panni del comico a SNL, sembra ormai perfettamente a suo agio in quelli dell'attore lanciato verso una sfavillante carriera, mentre Alison Brie, conosciuta principalmente per il suo ruolo nel serial Community, si dimostra esilarante e commuovente anche fuori dal piccolo schermo.




Insomma, anche questa volta, mi ritrovo a consigliarvi la visione di questa divertente rom-com.

Ecco per voi il trailer ufficiale del film!


EIFF 2015: The Stanford Prison Experiment

Devo dire che questo Film Festival non era iniziato nel migliore dei modi. Settimane fa, quando mandai l'application per il mio amato accredito da blogger, con orrore ricevetti una lettera in cui mi veniva comunicato l'infausto verdetto: REJECTED. Ora, anche per chi avesse una conoscenza base dell'inglese sa che quella non è una bella parola. Sono seguiti giorni di disperazione, ho attraversato ogni fase possibile del lutto, lacrime amare accompagnate da musica melensa.
Ero però decisa a tornare in ogni caso nella mia amata Edimburgo (e dal mio amante infedele, l'Edinburgh International Film Festival, al quale mi ero convinta a concedere una seconda chance) per cui eccomi di nuovo qui, in un freddo giugno scozzese, nella speraza di vedere qualche bel film.
E devo dire che il mio amante, per quanto infedele, non si smentisce mai...

Ho cominciato con qualcosa di leggerino: giusto un filmetto che ricoscruisce l'esperimento psicologico denominato The Stanford Prison. Non ne avete mai sentito parlare?
Beh, semplicemente, nel 1971 all'Università di Stanford (parliamo di Ivy League, mica pizza e fichi) un docente di psicologia decide di chiudere in un ala dell'università 12 studenti che vengono divisi fra guardie e prigionieri con un'unica regola: nessuna violenza fisica. I risultati furono scioccanti, a tal punto che l'esperimento fu terminato dopo soli sei giorni delle due settimane preventivate.
I "prigionieri" vennero spogliati di qualunque cosa, compresa la loro identità e ben presto cominciarono a sentirsi davvero in prigione mentre le "guardie", soprafatte dal potere incontrollato concesso loro, si spinsero fino ai limiti della morale umana con azioni che non avrebbero saputo spiegare nemmeno a se stessi.


Il film si presenta come una ricostruzione fedele dell'accaduto, tanto che è molto difficile distinguere le immagini di repertorio da quelle della ricostruzione filmica. Persino alcuni membri del cast si presentano come copie fedeli dei veri protagonisti della vicenda.
Nonostante la pesantezza del tema, però, il regista riesce ad inserire piccoli elementi di leggerezza (una battuta inaspettata, una musica di contrasto...) che rendono questo film assolutamente godibile senza attenuare la potenza delle immagini e del tema trattato.


Il cast è formato da attori d'eccezione: ogni personaggio, persino quelli minori, ha la sua dignità e la sua importanza fondamentale per la riuscita della rappresentazione e gli attori coinvolti riescono perfettamente in questo difficile compito. Oltre a Billy Crudup, nel cast ci sono praticamente tutti quelli che vanno a formare la talentuosa giovane Hollywood: Ezra Miller, Michael Angarano, Nicholas Braun, Tye Sheridan e persino Moises Arias, il Rico di Hannah Montana, giusto per citarne alcuni.
Insomma, inizio questo EIFF 2015 con il botto, con un film che merita assolutamente di essere visto e che ragala duri momenti di riflessione senza essere un macigno sulla nostra coscienza. Consigliatissimo.
Vi lascio con il trailer... Enjoy!


martedì 28 aprile 2015

Chi resta, chi se ne va, chi... boh?

Recentemente, navigando qua e là sul web, sono incappata in quello che potrei definire uno degli incubi più tremendi per gli tutti gli appassionati di quegli adorabili spettacoli, dalla durata variabile, che ci allietano, settimana dopo settimana, tenendoci incollati ad uno schermo a discapito della vita sociale e del nostro personale benessere: una lista delle serie tv confermate, cancellate e "nella bolla" (il "vediamo-un-pò-come-va-ma-sappi-che-ti-sto-osservando-da-vicino-quindi-stai-all'occhio").
Il sito di riferimento è IMDb (qui potete trovare il link diretto all'articolo in questione) e mi è sembrato giusto condividere con voi gli atroci ed entusiasmanti momenti che io stessa ho passato: mal comune mezzo gaudio si suol dire...

The Mindy Project... Quarta stagione si o quarta stagione no?
La FOX rinnova: Empire, Gotham, The Last Man on Earth (che debutta fra poco sul nostro Sky), New Girl, Sleepy Hollow (davvero??), I Griffin e I Simpson.
Due dei miei preferiti, The Mindy Project (arrivato in Italia da pochissimo dopo 4, dico 4, stagioni... vergogna!) e Bones sono "nella bolla". Sebbene per la patologa forense una undicesima stagione si possa quasi dire confermata non vale lo stesso per la strepitosa Mindy e il suo team di ginecologi. Incrociamo le dita!
Sempre nella bolla Backstrom e The Following, ma sembra che questi due show, relativamente nuovi, abbiamo ancora tempo per dimostrare il loro valore.
Ora, preparate i fazzoletti. Cancellati: Red Band Society, Glee, Gang Related e Gracepoints... Se questi titoli vi sono sconosciuti... Beh meglio per voi (e si spiegherebbe anche il motivo della cancellazione...)

Addio Patrick Jane... :-(

Passiamo alla CBS. Rinnovati: The Big Bang Theory (non c'era neanche bisogno di dirlo), 2 Broke Girls, Mike & Molly (??), Mom (???), NCIS: New Orleans (????), Madam Secretary, Scorpion. Non ancora confermate ma di sicuro rinnovo sono anche NCIS, NCIS: Los Angeles, The Good Wife, Person of Interest, Criminal Minds, The Odd Couple.
Nella bolla ci sono Blue Blood, Hawaii Five-O e CSI (qui il mio cuoricino ha un po' ceduto ma, ammettiamolo, dopo 15 anni uno se lo può anche aspettare...). Sempre nella bolla ma con più possibilità di mostrare i denti ci sono Stalker, Elementary e Battle Creek.
Cancellati (forever and ever): The Millers, The McCarthys e The Mentalist (nuuuu Simon Becker). Per CSI: Cyber (nel caso ve lo foste perso, sì, c'è anche un CSI cibernetica con Patricia Arquette fresca fresca di Oscar) è ancora troppo presto per pronunciarsi.

La lista continua...
Alla NBC sono state rinnovate The Blacklist, Chicago Fire, Chicago P.D., Grimm, Law & Order: SVU. Nella bolla ci sono The Mysteries of Laura e Undatable (il che è un peccato perché è una serie davvero divertente... e ho scoperto che c'è una seconda stagione! So cosa fare sta sera...). Constantine, State of Affairs, Marry Me, About a Boy, One Big Happy hanno ancora qualche possibilità, ma sono tenuti sotto stretto controllo.
Cancellati: Bad Judge, A to Z, Parenthood, Parks and Recreations, Allegiance.

La caccia va avanti per Sam e Dean
Ora inizia la sequela di serie della CW, preparatevi. Sono stati rinnovati (come dice lo stesso IMDb) praticamente tutti: The 100, Arrow, The Flash, Beauty and the Beast, Jane the Virgin, The Originals, Reign, Supernatural (siiiiii!), The Vampire Diaries. Se state cercando una serie per la vita, dunque, vi consiglierei una di queste.
Devono ancora dare prova di sé iZombie e The Messengers, iniziati proprio da poco poco, mentre si hanno dubbi su Heart of Dixie: ci sarà la conferma a maggio ma non affezionatevi troppo.

Ci rivedremo ancora Storybrooke
E ora passiamo alla ABC. Rinnovati: How to get away with murder (nulla di nuovo sotto il sole), The Goldbergs, Grey's Anatomy (anche dopo il super fattaccio? Davvero?) The Middle, Modern Family, Once Upon a Time, Scandal, black-ish, Fresh off the Boat.
Nella bolla troviamo: Agent Carter, Agents of SHIELD, Castle, Revenge, Galavant, Nashville, Cristela, Last Man Standing. Forever e Resurrection hanno un po' più di tempo per decidere il loro destino.
Cancellati (e qui il mio cuoricino ha di nuovo avuto un momento di tristezza): Manhattan Love Story e Selfie, non è momento per le commedie romantiche...

Bene, questo è quanto.
Spero che questo post vi abbia dato qualche utile suggerimento per future visioni e che vi possa aiutare in quel difficile momento, quando scopri che ti hanno cancellato lo show del giovedì sera e ora non sai come riempire quell'oretta di tristezza. Ora sapete anche a quale serie non affezionarvi ma, nel caso, saprete affrontare la perdita con dignità e autocontrollo.

Fateci sapere cosa ne pensate! Contenti? Tristi? Lasciateci un commento o mandateci una mail a recensionidvd@gmail.com.

domenica 26 aprile 2015

Il Trono di Spade - Stagione 1 (2011)

Il mio anno e mezzo ad Edimburgo mi ha lasciato molto, in termini di esperienza di vita e conoscenza di me stessa.
Mi ha anche lasciato, nel profondo delle mie viscere, un attaccamento quasi morboso a serie tv a cui non mi ero mai accostata prima e che ora sono così parte di me che non potrei immaginare la mia vita senza. Game of Thrones è una di quelle serie.
Ricordo ancora con malinconia (e un po' di orrore) i momenti passati con la mia coinquilina, sul divano, la sera, a vedere sgozzamenti e intrighi di potere. Ah, quelli sì erano bei tempi...
Ora sto passando il testimone alla mia esimia collega Laura: la tradizione continua.

Se non avete mai sentito parlare di Game of Thrones, ditemi, esattamente, sotto che roccia avete vissuto finora. Una delle serie più chiacchierate di sempre, potente, aggressiva, estremamente ben fatta, insomma non uno show ma un vero movimento, uno stile di vita. Gadget e cosplayers che invadono ogni angolo e vetrina e persino un'installazione dedicata, da poco inaugurata a Londra.
Consiglio caldamente a tutti voi la visione di questa serie ma siate ben consci che Game of Thrones dà e Game of Thrones chiede in cambio: ho lasciato la mia candida anima fanciullesca su quel divano a piangere la sorte dei miei personaggi preferiti.
Perché sappiatelo: se vi affezionate a qualcuno, a Westeros, potete star sicuri che verrà ucciso da li a tre episodi.
Scherzo, non è così pesante... ... ... Ehm... Comunque lettori avvisati mezzi salvati!

Si parla di dame e cavalieri, l'onore è ormai affare di pochi e gli intrighi di potere tengono tutti così occupati da non rendersi conto di quello che potrebbe essere il male peggiore.
La prima stagione costa di 10 episodi puliti puliti che sfiorano l'ora di durata. Preparatevi a farvi ammaliare...

Jon Snow incontra il suo Ghost...

L'edizione dvd della prima stagione è composto da 5 dischi ognuno contenente 2 episodi e vari ed eventuali contenuti speciali che ora, diligentemente, vi elencherò qui di seguito:

  • Profilo dei personaggi - Attraverso le parole degli attori che li impersonano entriamo nella psicologia dei personaggi e nelle dinamiche relazionali che li legano con il resto del cast. E' interessante vedere come gli attori riescano a entrare a fondo all'interno del loro personaggio.
  • Commento agli episodi - Un aspetto che ho trovato personalmente sorprendente: per ogni episodio è compresa la possibilità di vederlo con il commento, non soltanto dei creatori e dello stesso Martin, ma anche attraverso le voci del cast praticamente al completo. Credo che questo faccia intendere quanto ogni membro di questo progetto abbia messo sé stesso nella sua realizzazione...
  • Making of Il Trono di Spade - Uno speciale documentario che ci porta dietro le quinte di questo fenomeno televisivo e ci spiega, con la voce di tutto il cast artistico e tecnico, come è stato portato a realtà.
  • Dal Libro allo Schermo - Possiamo vedere i creatori e l'"amatissimo" George che ci parlano di questa epica trasposizione per il piccolo schermo.
  • Creazione dell'Open Show - Ebbene si, questo è lo speciale che spiega come è stata creata la strepitosa, geniale, coinvolgente SIGLA iniziale di GoT, premiata anche agli Emmy, che ci accompagna, fedele, alla visione dell'episodio di turno, disperdendo la nostra confusione. "If we were going to do a map... why don't do the coolest map anyone has ever seen?"(dal momento che dovevamo creare una mappa, perché non fare la più bella mappa mai vista prima?), tanto di cappello...
  • Creare la Lingua Dothraki - Qui si spiega come quei poveracci dei creatori hanno ricostruito dal nulla (partendo da poche parole donategli dal caro George) la lingua del popolo dei cavalli.
  • I Guardiani della Notte - uno sguardo ravvicinato ai Corvi, la confraternita che pattuglia la Barriera.
Le lingue disponibili sono l'italiano e l'inglese, entrambi 5.1 Dolby Digital, e vi è per entrambi la possibilità dei sottotitoli per non udenti.
Io, come al solito ma non mi stanco mai di ripeterlo, consiglio caldamente la visione in lingua originale: mi sono innamorata dallo show anche attraverso le voci dei suoi protagonisti.

Parliamo ora di costi: siamo sui 12 euro per il dvd e 16 per il blu ray, prezzi giusti data l'abbondanza di contenuti. Ora è anche uscito in commercio il cofanetto con le prime quattro stagioni e i prezzi salgono vertiginosamente... Forse è bene aspettare un po' per prenderli ad un'offerta migliore...

Vi lascio con la famosa sigla ma attenzione: crea dipendenza!



lunedì 20 aprile 2015

The Avengers (2012)

A due giorni dall'uscita di The Avengers - Age of Ultron, ho deciso di confrontarmi, finalmente, con quella sorta di pietra miliare (e bestia nera al contempo) che ha dato inizio a tutto: Avengers Assemble o The Avengers.
Voi potreste facilmente obiettarmi che il film dell'ormai lontano 2012 (ne è passato di tempo eh?) non fu affatto l'inizio, anzi! E allora potreste anche cominciare ad elencarmi i vari Iron Man, Captain America e Thor precedenti (esatto, gli Hulk non li prendo neanche in considerazione).
Eppure, a ben pensare, tutto è iniziato con gli Avengers.

Prima del 2012 mai avremmo pensato che qualcosa come Avengers Assemble potesse anche solo esistere: un film dove veniva concentrata la forza di non uno ma bensì sei protagonisti, senza contare antagonisti e personaggi "secondari" (chiamare il ciclopico Nick Fury personaggio secondario è un affronto). E non solo questi sei personaggi (tutt'altro che in cerca di autore) sono dotati di personalità forti e grandi esigenze narrative ma hanno tutti alle spalle la loro storia, i loro amori, i loro nemici. 
E' solo con Avengers Assemble che tutti quei piccoli o grandi indizi lasciati come molliche di pane nei film precedenti prendono davvero significato in qualcosa di grandioso per mezzi, potenziale e realizzazione. 
Sgaggiamocela un po' va...
Con Avengers Assemble il film, quei film, varcano la loro soglia bidimensionale (e non solo perché il film era in 3D) ed escono letteralmente dallo schermo per appropriarsi di un universo, il meraviglioso universo marvel, che ora lo spettatore sa esistente a prescindere che lui sia o meno davanti ad uno schermo: viene creato un mondo che continua ad esistere oltre la proiezione, oltre la tv o il laptop. 
Dopo il 2012 niente sarà più lo stesso, non per noi, non per Tony, Steve, Bruce, Phil, Nick, Maria...
Non è un caso che subito dopo viene lanciata Agents of S.H.I.E.L.D., la serie della ABC che settimanalmente ci porta notizie da quel mondo.

Non sono solo film, non è solo una saga. E' una realtà alternativa in cui i personaggi vivono a prescindere che siano ripresi o no.
Credo che sia superfluo, a questo punto, dire quanto mi piaccia tutto questo. 
In ogni caso, a prescindere dai gusti, dai pregiudizi, dalle preferenze, consiglio caldamente di guardare tutti i film (in ordine cronologico possibilmente e questo vuol dire partendo dal primo Captain America) e ammirare come la Marvel, senza che quasi ce ne accorgessimo, ha intessuto trame fittissime che finiscono per avvolgerci senza possibilità di fuga. 
La soluzione è una sola: arrendersi e godersi lo spettacolo.

Faccia a faccia... per la prima volta

Per questo film mi sono concessa l'edizione speciale blu-ray, il cofanetto cosiddetto steelbook, e, dato tutto lo sproloquio di poco fa, credo voi ben possiate capire il perché.

In questa edizione vi sono due dischi (cosa positiva dell'edizione italiana):
Disco Uno: Film + Contenuti Speciali:
  • Marvel One-Shot: Item 47: Due parole sui Marvel One-Shot. Sono dei corti che, sempre collegandoci a quanto detto prima, contribuiscono a creare quella sensazione di mondo completo attorno ai singoli film. Cosa succederebbe, ad esempio, se un'arma aliena fosse trovata da una coppia povera in canna?
  • Errori
  • Scene Eliminate ed Estese
  • Un Viaggio Visivo: uno speciale dietro le quinte che spiega come Whedon e il suo team hanno ricostruito il mondo degli Avengers, con focus sugli effetti speciali e le locations.
Disco Due: Contenuti Speciali.
  • Speciale Riunire gli Avengers: Uno speciale che approfondisce il team specialmente dal lato narrativo, focalizzandosi anche su ogni singolo eroe.
Lingue audio: italiano, inglese, hindi
Lingue sottotitoli: italiano inglese, rumeno
E' anche disponibile inglese per non udenti e non vedenti, cosa molto positiva.

Nel momento in cui scrivo, questo limited steelbook costa poco più di 24 euro e vi assicuro che sono assolutamente ben spesi.

Vi lascio con il trailer, dilettiamoci aspettando l'attesissimo Avengers: Age of Ultron!



venerdì 13 febbraio 2015

5 film (+2) per sopravvivere a San Valentino

Quello che forse è uno dei giorni più temuti dell'anno è ormai alle porte. Se sei completo della tua dolce metà l'ansia da prestazione s'impenna alla ricerca della formula per la serata perfetta, se sei singolo (per scelta o meno) il terrore più grande è quello di essere ammorbati da scene zuccherose e glaucomiche che spuntano come funghi ovunque tu posi lo sguardo.
Se, come me, puntate a passare un San Valentino non convenzionale trattando questo sabato come se fosse solamente il giorno di meritato riposo e non la ricorrenza più diabetica dell'anno (batte persino Pasqua e Natale) questi sono i miei consigli per passare una serata divertente e, perché no? anche con la propria dolce metà.



Ormai un mio personale grande classico: il bassista 22enne che si innamora follemente di una ragazza sconosciuta e fa di tutto per stare con lei anche se questo dovesse dire lottare contro i suoi temili 7 malvagi ex.
Uno dei film più divertenti che abbia mai visto con battute che accompagneranno i momenti bui della vostra esistenza. Per sempre! (sì, è una minaccia).
Se volete approfondire l'argomento, la mia esimia collega aveva recensito questo film per voi qui.

2. Penelope


Una storia d'amore, certo, ma anche una bella favola contemporanea sull'importanza dell'autostima e dell'accettazione di se stessi. 
La ricca e aristocratica Penelope è stata maledetta con un (delizioso) naso da maiale e la sua unica possibilità è sposare uno del suo genere che l'ami per quello che è. L'impresa sembra impossibile ma... vale poi davvero la pena di liberarsi di quel naso?
Un cast strepitoso (Reese Whiterspoon, Peter Dinklage, Russel Brand solo per dire alcune delle "comparse") ci regala questa tenera storia d'amore, inteso nel più generale dei suoi significati.



Tom è innamorato di Sole, Sole non così tanto. 
La storia frammentata (il film non è montato in ordine cronologico) di questa coppia che ci mostra la realtà delle relazioni che non sono sempre patinate e sfolgoranti come Hollywood racconta. Tristezza e risate sono ben equilibrate e il risultato è un film che appassiona senza alzare troppo i livelli di zucchero nel sangue.
Qui la recensione completa.



Calvin ha la possibilità di stare con la ragazza perfetta (letteralmente, l'ha creata lui...) ma forse neanche questo è abbastanza per una sana vita di coppia: le relazioni, anche quelle che sembrano perfette, sono più dure di quanto ci si aspetti.
Il film che mi ha rapito al 30° TFF è la giusta combinazione fra romanticismo, comicità e una buona dose di realtà (pur essendo un film "fantastico"... ma guarda un po'...).
Qui la recensione completa.



Jane è una scrittrice, Tom un editore. Fra i due c'è chimica ma lui fa il gravissimo errore di cambiare il titolo del suo primo libro: è guerra. Ora Jane, che è felicemente accoppiata con una spocchioso sceneggiatore, ha il blocco dello scrittore e Tom decide di "aiutarla" in un modo poco convenzionale.
Questo è stato in assoluto uno dei miei film preferiti lo scorso anno, quello che mi ha fatto innamorare al mio primo EIFF. Divertente e per nulla scontato, riempie il cuore senza necessariamente far sentire le carie ai denti.
Qui la recensione completa.

Mi congedo con quelle che chiamerò Bonus Tracks: mentre scrivevo troppi titoli mi si affollavano nella mente e questi due proprio non riesco a tralasciarli. D'altronde ogni greatest hits degno di questo nome qualche bonus lo dà...



Un altro dei miei classici personali.
La rivisitazione in stile High School dell'opera shakespeariana La Bisbetica Domata: tante risate e anche momenti di riflessione in un film dove il lieto fine non arriva scontato ma conclude come la ciliegina sulla torta. 
Qui la recensione completa. 



Beh, qui vi sto spiattellando tutti i miei film preferiti. Io e questo film abbiamo la stessa età (classe 1987), la colonna sonora è composta da Mark Knopfler (leader dei Dire Straits e uno dei miei artisti preferiti) e da bambina avevo una cotta assurda per Cary Elwes. Insomma questo film fa parte del mio vissuto ed ora lo dono a voi, quindi trattatemelo con cura. 
Un'avventura con giganti, pirati, lotte, duelli, amore, vendetta, assassini, re malvagi e uomini con sei dita, una favola che non è una favola, una storia epica, divertente e non convenzionale che non potrà fare a meno di coinvolgervi.

Ecco qui, la mia lista di 5 (+2) film per sopravvivere (in un modo o nell'altro) al giorno di San Valentino.
Vi lascio con una piccola comunicazione di servizio: se siete di Torino (e zone limitrofe) in centro città, in piazza Carlo Alberto vicino a piazza Castello, c'è Veco Sell un negozietto piccino picciò (but is bigger on the inside - cit.) che ospita qualcosa come 20.000 titoli fra film e serie tv, insomma tutto quello disponibile a catalogo, loro ce l'hanno, a meno che non siano in fase di restock... Un giretto, a mio parere, conviene farcelo...

E ora vi saluto tutti per davvero e... 

Niente dice "ti amo" come una scritta con il sangue...

Buon San Valentino!

Vi lascio di seguito tutti i link diretti per l'acquisto su Amazon.it, i prezzi variano fra i 7 e i 12 euro.
Buona visione!