martedì 18 giugno 2013

EIFF2013: What Maisie Knew

Un potente film sulla famiglia e sulle relazioni disfunzionali viste attraverso i grandi occhi marroni di una bambina.

Maisie ha 7 anni. Il film si apre con una situazione familiare già sull'orlo del baratro: la madre Susanna (Julianne Moore), una famosa rockstar, e il padre Beale (Steve Coogan), un compratore d'arte, sono nel bel mezzo di un violento divorzio e ovviamente di un'altrettanta violenta battaglia per la custodia.
Maisie, che osserva tutto silenziosamente, non vista, viene trasportata in questo mondo troppo adulto per lei, sballottata tra un'aula di tribunale e la nuova casa di papà, la scuola e casa di mamma.
Le cose peggiorano quando l'adorata tata Margo diventa la nuova moglie del padre, scatenando l'immediata reazione di Susanna, che sposa su due piedi Lincoln, un giovane barista che frequenta la sua band, convinta in questo modo di poter dare più stabilità alla figlia, almeno agli occhi del giudice.
La situazione non può essere più confusionaria e caotica.
Ma proprio l'ultimo arrivato in famiglia riesce a conquistarsi la simpatia e l'affetto della piccola Maisie, dandole finalmente quella stabilità sentimentale di cui la bambina aveva bisogno.
Proprio Lincoln infatti sembra l'unico ad avere totalmente a cuore la condizione della piccola, e quando tutti gli altri affetti della sua vita sembrano dileguarsi, lui rimarrà il suo punto fermo.
Anche Margo, dopo un iniziale allontanamento, dovuto ai problemi che non tardano a manifestarsi nella sua nuova relazione, tornerà a far parte della vita della piccola, andando a creare una sorta di nuova famiglia, felice ma così delicatamente in equilibrio precario che lo spettatore non può fare a meno di chiedersi quando l'idillio finirà.
Alexander Skarsgard e la piccola Onata Aprile

Come ho già detto, un film davvero potente e coinvolgente, che presenta una situazione familiare sì al limite ma sfortunatamente fin troppo reale.
Due genitori totalmente disfunzionali, completamente presi dai propri problemi personali da rimanerne travolti, finendo per dimenticarsi di tutto il resto, compresa un'adorabile bambina che guarda tutto quello che le sta succedendo attorno con grandi occhi tristi da cui traspare una maturità innaturale per la sua giovane età.
In molti assaggi del film è lei la vera adulta che deve perdonare il comportamento infantile dei suoi genitori.

Il film ci trasporta nella realtà delle famiglie allargate, ed è proprio da coloro che non sono i suoi consanguinei che Maisie riceverà l'amore e la stabilità di cui ha bisogno.
E tuttavia si può intravedere in questi due genitori assenti il profondo amore che nutrono per la loro bambina e questo dà a tutta la storia quella vena realistica che ne determina la bellezza: sono genitori che amano profondamente la loro bambina ma non sono capaci di trasformare questo sentimento in qualcosa di costruttivo.

In tutto questo turbinio di emozioni e avvenimenti, che trascina tutti i protagonisti con sè fino ad un punto di non ritorno, la piccola Maisie piange una sola, piccola, silenziosa lacrima.

L'intensità della piccola Maisie
Tutti gli attori coinvolti danno il meglio di sè: convincenti e intensi portano con la loro interpretazione questa pellicola ad un livello altissimo, rendendola uno dei migliori film di quest'anno.
Julianne Moore è perfetta nella parte della madre rockstar totalemnte discollegata dalla realtà, Steve Coogan è il padre divertente e pratico ma talmente preso dal lavoro da essere assente non solo per la figlia ma anche per le sue relazioni sentimentali, Joanna Vanderham e la dolce e attenta Margo, la tata che rimane invischiata suo malgrado in questa situazione fuori controllo mentre Alexander Skarsgard è l'attraente barista cui non daresti nessuna fiducia ma che si rivela capace di addossarsi anche responsabilità che non gli spettano.
E poi c'è lei, la piccola Onata Aprile, una giovanissima capace di dare intensità, spessore e carisma ad un personaggio che in fin dei conti è "solo" un osservatore. La sua interpretazione è spettacolare e merita da sola la visione del film.

Vi lascio con il trailer in lingua originale.




1 commento:

  1. M'ispira davvero un sacco questo film!

    PS. Complimenti per la recensione ;)

    PS2. INVIDIAAAAAAAAAAAA

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