martedì 18 giugno 2013

EIFF2013: The East

Bene. Direi che questo film festival è iniziato alla grande, per me.
Alle 8.30 di questa mattina ero già sulla via del cinema (Cineworld, che è proprio dietro casa mia, cooool!) per il mio primo film, The East.

Un'agenzia di sicurezza privata infiltra la giovane e ambiziosa Sarah nella cellula eco-terrorista The East, che ha nel mirino compagnie petrolifere e farmaceutiche, colpevoli di contaminare l'ambiente e la società. Il loro scopo è quello di riportare l'attenzione e gli effetti delle loro azioni direttamente sui diretti responsabili, i grandi manager e i dirigenti di tali aziende, interessati solo ai guadagni.

La protagonista Brit Marling
Sarah è addestrata e studia il caso da mesi ma non è assolutamente preparata ad affrontare quello che si trova davanti. Pian piano, infatti, viene sempre più coinvolta nella vita della comunità, cominciando a capirne a condividerne gli ideali, seppur continuando a non supportare i loro metodi.
Questa esperienza la porterà a mettere in discussione tutta la sua vita e le sue decisioni passate, portandola a chiedersi chi siano davvero i "buoni" e i "cattivi", sempre che una risposta chiara esista a questa domanda.

Sebbene non ci siano gli elementi caratterizzanti dei classici thriller adrenalinici, questo film tiene incollati alla poltrona per tutta la sua durata, trasportando lo spettatore nello stesso turbinio di emozioni e confusione che coinvolge la protagonista, portandolo a porsi le stesse domande che lei si pone e mettendo in questione la propria moralità.
La questione eco-terrorismo è sempre delicata: questo tipo di organizzazioni sono mosse da ideali senz'altro nobili ma sono disposti a tutto pur di far sentire la loro voce.
Il film mantiene efficacemente questa duplicità, portando lo spettatore esattamente nel mezzo di tale questione e spingendo fino al punto che l'ago della moralità sballa senza trovare un equilibrio: impossibile schierarsi, patteggiare per nessuna delle parti coinvolte, ma al tempo stesso si comprendono meglio i fili che muovono questo delicato sistema.

Ellen Page e Alexander Skarsgard
Un cast di attori eccezionali supporta magistralmente questa delicata trama morale: Ellen Page dà un'interpretazione da manuale, Patricia Clarkson è come sempre perfetta e Alexander Skarsgard, presente con ben due film a questo festival, dimostra definitivamente di non essere soltanto un vampiro sexy ma anche un attore superbo e intenso, leader terrorista capace di far vacillare anche la morale più forte.
La protagonista Brit Marling esprime perfettamente la duplicità del suo personaggio, la scissione che ad un certo punto avviene nella sua personalità, la difficoltà di continuare la propria vita a fronte dei nuovi eventi vissuti.

Insomma un film che consiglio caldamente, che porta a pensare e porsi quelle domande scomode ma necessarie.
 Sì, questo film festival è proprio iniziato alla grande.

Vi lascio con il trailer originale


2 commenti:

  1. Ehm.. a vedere il trailer sembra un Horror!
    A che genere ascriveresti questo film? Perchè tra trama e trailer sembrano due cose diverse!

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  2. Credo si possa classificare anche nel filone spy-story/poliziesco, ma è definitivamente un thriller con sfumature drammatiche ;-)

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