lunedì 31 agosto 2015

EIFF2015: Inside Out

Ed eccomi finalmente ad uno dei miei grandi preferiti di quest'edizione dell'Edinburgh International Film Festival.
Quest'anno il pubblico ha potuto vedere in anteprima il nuovo lungometraggio Disney, in uscita sui nostri schermi in settembre.

Riley è una ragazzina come tante, ha due genitori che le vogliono bene, è allegra e spensierata, è un asso a hokey e ha la memoria zeppa di ricordi felici.
Ora però l'aspetta un'avventura tutta nuova: la famiglia si trasferisce e questo vuol dire nuova casa, nuova scuola, nuova squadra, nuovi amici.
Tutto questo, ovviamente, oltre che a stravolgere la sua vita, costringe Riley ad affrontare sentimenti che non aveva mai provato prima.
Ed è qui che entrano in gioco le emozioni che risiedono dentro di lei e che governano la sua vita, Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto che a turno affrontano con lei tutte le varie esperienze che le si parano davanti (come il primo incontro con i broccoli o le avventure immaginarie nel salotto).
Gioia predomina, cercando di riempire la memoria e la vita di Riley con momenti felici ed entusiasmanti, cercando sempre di portare un sorriso sul suo viso, ma dopo il trasloco sembra che il suo compito sia particolarmente arduo dato l'improvviso cambiamento di Tristezza che sembra "contaminare" inavvertitamente i ricordi presenti e passati della piccola.
La situazione precipita quando Gioia e Tristezza scompaiono alla ricerca di ricordi felici perduti e al comando rimangono Disgusto, Paura e Rabbia.


La genialità di questo film sta nel far combaciare ad ogni avvenimento nella testa di Riley, con protagoniste le sue emozioni, ad avvenimento nella vita attuale della bambina, come diretta conseguenza di quello che sta succedendo al suo interno, nella sua intimità. In questo modo le azioni e i comportamenti di Riley sono collegate strettamente a quello che le cinque emozioni combinano nella sua testa che, detto così, sembra anche una cosa logica e ovvia ma provate a trasportarlo su schermo riuscendo anche a giustificare le azioni/reazioni: non deve essere stato affatto facile, soprattutto farlo in un modo così... naturale.
Si, perché è proprio la naturalezza di tutto quello che passa sullo schermo a sorprendere di più. Ciò che vive Riley non è né nuovo né originale, il difficile momento di transizione è già stato visto e soprattutto vissuto da ognuno di noi e l'avventura epica è quella delle emozioni dentro la sua testa, ma questi due aspetti si amalgamano insieme così strettamente che anche la vita di Riley diventa "epica" per il solo fatto di essere vissuta. Ogni momento che affronta, ogni situazione che vive anche le più piccole e insignificanti si caricano di importanza e dignità perché le emozioni, quelle che noi riusciamo questa volta a vedere, ci spiegano quanto grandi e importanti siano quei piccoli momenti nella vita di Riley, come nella nostra.



Il tutto condito da quella comicità animata che fa ridere di gusto con battute destinate a diventare cult, ma d'altronde se a doppiare ci sono personaggi come Amy Pohler e Bill Header (Saturday Night Live) e la magnifica Mindy Kaling (The Mindy Project) non ci si può aspettare nulla di diverso...

Non sorprende che ci abbiamo messo 5 anni per portare a realtà Inside Out e devo dire che il lavoro fatto è stato assolutamente magistrale, rasentando la perfezione.
Se ci fossero ancora dei dubbi la Disney è definitivamente uscita dal suo personale Secolo Buio (quello di Bolt, Chicken Little e Mucche alla Riscossa per intenderci) ed è tornata a regalarci i Classici che hanno appassionato la nostra infanzia.

Il film in Italia uscirà il 16 settembre e, sinceramente, non vedo l'ora di farmi emozionare di nuovo.



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