
La mia prima folla era quella per The
Grand Seduction, produzione canadese diretta da tale Don McKellar (regista-attore-produttore-scrittore) e presentata
nella sezione Festa Mobile.
The Grand Seduction approda al Torino Film Festival senza nutrire eccessive pretese.
McKellar abbandona infatti qualsiasi virtuosismo stilistico e narrativo,
e tratteggia una vicenda fluida e lineare che combina dignità, riscatto e buoni
sentimenti, aggiungendo all’insieme una sottile vena comica che rende la
visione estremamente piacevole. Il suo è un prodotto gradevole e garbato che
arriva in sala con incoraggiante leggerezza e che va gustato nella sua più
totale semplicità, come un vero e proprio piacere per gli occhi. E no, quando
dico “piacere per gli occhi” non mi riferisco al belloccio della situazione, il
Taylor Kitsch co-protagonista di
turno. Anzi, ad essere sinceri l’unico appunto che mi sento di muovere a
McKellar è proprio la scelta di Taylor Kitsch, espressivo quanto un cucchiaino
da caffè.
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Voleva essere pensoso... |
McKellar ambienta infatti la narrazione nel suo Canada, in quella Tickle Head
che prima era un fiorente villaggio di pescatori e che la crisi ha ridotto a
nucleo abitativo dimenticato dal mondo e senza alcuna prospettiva. Non c’è lavoro,
non ci sono soldi, non c’è futuro né speranza. Non c’è nemmeno un dottore. A
riscuotere la cittadina dal torpore arriva però l’interessante proposta di una
compagnia petrolifera, che vede in Tickle Head l’ubicazione ideale per una fabbrica
di smaltimento rifiuti; ma una clausola del contratto, senza la quale non c'è accordo, prevede la presenza fissa di un
medico in loco.
Una serie di fortuite
circostanze ce lo porta davvero un dottore a Tickle Head (il Taylor Kitsch di cui
sopra), ma per ottenere la costruzione della fabbrica, come da contratto, quel dottore a Tickle Head ci deve anche rimanere. Tutto il villaggio si mobilita allora in un’esilarante
messinscena, e sotto le direttive del burbero Murray (Brendan Gleeson) e del suo braccio destro Simon (un Gordon Pinset che è il vero motore
comico della narrazione), l’intera cittadinanza si adopera nel convincere il
dottore che proprio Tickle Head è il luogo migliore in cui vivere, e ritrova nel progetto una coesione e un entusiasmo da tempo scomparsi.
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Murray? Non sono a mio agio con le cose a tre... |
Sembra un film davvero carino, poi Brendan Gleeson è un grande attore.
RispondiEliminaGrazie per la bella recensione!!!
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