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Il protagonista e narratore Jack (Jamie Blacklay) |
Nuovo film, nuova piacevole sorpresa. Sarà che questo film festival ha dei titoli davvero meritevoli ma finora tutti i film visti mi sono davvero piaciuti un sacco.
Birmingham, anni '90. Tre amici molto differenti fra loro e con differenti aspirazioni cercano un modo
I loro destini si separano durante l'unica notte che viene raccontata dal film e tutti e tre ne usciranno cambiati: c'è chi finalmente riuscirà ad aprire una lettera universitaria tenuta in tasca per paura del contenuto, c'è chi riuscirà a far sentire la propria voce prendendosene le responsabilità, c'è chi dovrà fare i conti con l'autorità e rendere conto delle proprie azioni.
Ma questo non è uno di quei film con una morale e, a detta dello stesso protagonista, i personaggi non imparano nulla, se non forse a fare i conti con una vita che certe volte può ritorcersi contro.
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Scene di ordinaria follia |
Il protagonista Jack parla direttamente in camera (e lui odia i film in cui i personaggi parlano direttamente in camera) e qualche personaggio se ne accorge pure, gli ambienti si distorcono e si dilatano, come gli interminabili corridoi che depersonalizzano il personaggio oppure attori che compaiono magicamente sulla scena, spaesati, non rendendosi conto neanche loro di quello che sta succedendo.
E pur nonostante queste scelte di rappresentazione il film rimane vero fino al midollo, raccontando il disagio di una generazione che forse non passa mai e che forse ancora oggi stiamo vivendo.
La colonna sonora è scoppiettante e azzeccata, coinvolgendo lo spettatore ancora di più nella trama.
Insomma un film divertente e ben pensato, che fa ridere di gusto con un cast di giovanissimi semi sconosciuti che non ha nulla da invidiare agli attori più quotati.
Vi lascio con il trailer originale.
mi piacciono un sacco questi film con questa ambientazione british anni 80/90! :)
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