A road to the end
Vi ricordate di Sam Mendes,
regista britannico pluripremiato al debutto con American Beauty? Bene. Dopo due incursioni meno riuscite
nell’universo mafioso (Era mio padre)
e in quello militare (Jarhead),
Mendes torna di gran carriera a calcare le scene cinematografiche. E lo fa con Revolutionary Road, nelle sale nel 2008,
prodotto finale di un laborioso cammino di formazione che segna un approdo
nella sua maturazione artistica. Certo, in Revolutionary
Road gli spunti di riflessione tipici della sua cinematografia restano gli
stessi; la critica alla società dell’apparenza si avverte di nuovo; la
delusione per il fallimento del sogno americano è espressa ancora una volta con
dolorosa chiarezza. L’approccio di Mendes, però, non è più quello acerbo – e
leggermente retorico – di American Beauty;
è invece l’approccio più cresciuto e realistico di chi racconta un dramma
spaventosamente attuale, lo comprende, ma non spera più nel cambiamento.
A trarne un concreto vantaggio è la
psicologia dei personaggi rappresentati, tratteggiati con una partecipata
profondità nei loro sogni e nelle loro debolezze.
April e Frank Wheeler sono
una coppia giovane e affiatata, trasferitasi da poco in un tranquillo sobborgo
del Connecticut, a Revolutionary Road.
Lei, April, sogna una carriera d’attrice che però non riesce mai a prendere il
largo. Lui, Frank, ha un lavoro non sopporta in un’azienda che odia.
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Leonardo Di Caprio (Frank) e Kate Winslet (April) sono i coniugi Wheeler |
Il senso di fallimento per la mancata realizzazione personale si
intreccia con una realtà conformista e borghese che affossa ogni individualità,
e in un alternarsi di passato e presente i Wheeler assistono impotenti al
naufragio del loro matrimonio. Ma poi, la reazione: fuggire lontano, andare a
Parigi, ribellarsi ai rigidi dettami di una società omologante e riappropriarsi
della propria felicità. Tra il dire e il fare però, c’è di mezzo il mare. E se
manca il coraggio di emanciparsi davvero, di travalicare cioè un più che
rassicurante conformismo, la revolution
del titolo rimane solo un nome accattivante da dare a una strada.
Mendes propone con estrema chiarezza l’evoluzione-involuzione
psicologica dei personaggi, in una pellicola fatta più di parole che di
immagini, puntando sulla semplicità dell’inquadratura e non sul virtuosismo. Da
qui, la capacità espressiva degli attori ne risulta potenziata.
I protagonisti
sono una vecchia conoscenza, che in Titanic
aveva già dato bella mostra di sé e che in Revolutionary Road regala un’interpretazione decisamente più matura
e ancora più convincente (ma che dico matura e convincente, secondo me la
Winslet e Di Caprio sono tra gli attori più talentuosi del momento). L’affinità
che lega la coppia è evidente, e l’amicizia reale che i due coltivano fuori dal
set influisce positivamente sulla resa della pellicola. Del resto – contenuti extra
docent – è stata la stessa Winslet a volere Di Caprio nel cast. Richiesta non
così difficile da esaudire, dato il privilegiato rapporto tra l’attrice e il
regista: Mendes è nientedimenochè il marito di Kate, i due sono convolati a
nozze nel 2003. Tutto in famiglia insomma.
Ciò detto, analizziamo nel dettaglio l’edizione dvd. I contenuti extra
sono composti da:
- Commento al film del regista Sam Mendes e dello sceneggiatore Justin Haythe.
- The Making of Revolutionary Road, un documentario di mezz’ora sulla realizzazione del film con annessa intervista a cast e addetti ai lavori. Curiosità: il film è stato girato interamente in esterni, nulla è stato riprodotto in studio.
- Una serie di scene eliminate con l’immancabile finale alternativo.
Sulle lingue si rimane sul basic:
italiano e inglese sia per audio che per sottotitoli. Per quanto riguarda il prezzo nulla di
scandaloso: io mi sono accaparrata questo dvd parecchi anni fa, quando Blockbusters era ancora nel fulgore dei
suoi anni, ma su Amazon lo si trova all’onestissima cifra di 7,82 euro. Più che spendibili.
Vi lascio con una delle più pregnanti scene del film:
Revolutionary Road-Paris
E questo è il trailer:
un gran bel film!
RispondiEliminaho notato l'anno nel titolo! ;) much better!!!
buon viaggio, ragazze!!